10:21 | 23 Apr 2024

FOCUS: Eurozona ha iniziato bene il secondo trimestre (Hcob)

MILANO (MF-NW)--“L’eurozona ha iniziato il secondo trimestre con buoni risultati. La stima flash del Pmi Composito ha compiuto un importante passo avanti grazie al maggiore vigore di crescita del settore dei servizi. Prendendo in considerazione vari fattori tra i quali tutti i componenti dell’Hcob Pmi, la nostra attuale previsione trimestrale sul Pil dello 0,3% resta invariata rispetto a quella osservata nel primo trimestre", afferma Cyrus de la Rubia, capo economista di Hamburg Commercial Bank.

Diversi fattori mostrano che la ripresa del settore privato, che domina l’intera economia, è pronta ad essere duratura. Prima di tutto, negli ultimi due mesi è stata evidente una spinta positiva nei nuovi ordini, che ha inoltre favorito una politica di assunzione più audace. In secondo luogo, la maggiore pressione dei prezzi di vendita non solo è causata dalla crescita più rapida dei costi di acquisto, ma inoltre rispecchia una maggiore sicurezza delle aziende del terziario nel fissare i loro prezzi. Per concludere, puntualizza l'esperto, la ripresa si sta verificando simultaneamente nelle due maggiori economie dell’Eurozona, Germania e Francia, e suggerisce la presenza di fattori comuni come minore inflazione e salari maggiori che di conseguenza stanno rafforzando il potere di acquisto e contribuiscono alla ripresa del settore dei servizi.

Per de la Rubia i Pmi sono pronti a mettere alla prova la volontà della Bce di tagliare a giugno i tassi di interesse. Gli aumenti più veloci dei prezzi di acquisto, probabilmente causati non solo dall’innalzamento della quotazione del petrolio ma anche e principalmente dal maggiore costo dei salari, sono sotto un esame minuzioso. Le aziende dei servizi hanno allo stesso tempo aumentato i loro prezzi ad un tasso più veloce di quello di marzo, alimentando le previsioni di una persistente inflazione nel settore. Malgrado ciò, "prevediamo che a giugno la Bce taglierà i tassi di interesse, ma siamo in dubbio, come suggerito da Villeroy de Galhau della Bce, che ciò succeda velocemente. Prevediamo invece un approccio più cauto".

In merito al settore manifatturiero dell’Eurozona, conclude il capo economista, "il meglio che possiamo dire è che ad aprile la produzione è calata al tasso più lento in un anno e che la perdita dei posti di lavoro è in qualche modo rallentata. Se non fosse per questo, con i nuovi ordini che continuano a calare rapidamente assieme agli ordini in fase di lavorazione, lo scenario risulterebbe piuttosto desolante. La debolezza della domanda di beni manifatturieri è inoltre evidente nel forte calo della quantità degli acquisti di beni e dall’assenza di giacenze di magazzino. Anche se anticipiamo una ripresa del settore manifatturiero entro la metà dell’anno, è fondamentale prendere in considerazione i fattori strutturali che influenzano il settore. A questo proposito, l’elemento più significativo è rappresentato dalle aziende cinesi, in particolare quelle appartenenti al segmento dei prodotti ad alta tecnologia, che sempre più frequentemente competono con quelle locali”.

alb

alberto.chimenti@mfnewswires.it


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2310:21 apr 2024