MILANO (MF-NW)--In un momento in cui il settore automobilistico europeo riversa in un limbo, sospeso tra le richieste dell'industria di rivedere le norme sulle emissioni e la politica che non sembra, al momento, dare segni di voler fare marcia indietro, la titolare della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha affidato a una ministra spagnola la guida delle politiche europee sulla transizione energetica. Auto compresa
Sarà infatti Teresa Ribera Rodríguez, socialista, titolare nel governo Sanchez II del dicastero della Transizione ecologica e della sfida demografica, a guidare le politiche europee per la "Transizione pulita, equa e competitiva dell'Unione", oltre ad avere la delega alla Concorrenza. In sostanza, porterà avanti i lavori sul Green Deal europeo prendendo l'eredità di Frans Timmermans e quelli sulla concorrenza subentrando a Margrethe Vestager.
Guidare il percorso tracciato da Timmermans sul Green Deal implica prendere le redini di quelle che saranno le future politiche dell'Unione sul settore automobilistico, che sta vivendo oggi una crisi senza precedenti legata alla concorrenza serrata con i produttori cinesi, costi crescenti, difficoltà a reperire a tassi economici le materie prime per le batterie, la mancanza di domanda e di una rete di servizi, incentivi e infrastrutture per sostenere effettivamente una transizione verso l'elettrico senza intoppi. Queste criticità sono state messe in luce anche dall'ex presidente del Consiglio e della Bce Mario Draghi nel recente rapporto sulla Competitività dell'Unione, in cui descrive il settore auto come un emblema della mancanza di pianificazione dell'Unione.
La Spagna, pur non essendo tradizionalmente indicata tra i grandi produttori di auto d'Europa, in realtà, è la seconda in Europa dopo la Germania, ma quasi l'80% dell'output è destinato all'esportazione. Nel triennio 2020-2023 ha visto un incremento delle immatricolazioni del 20%, da poco meno di 2,1 milioni a 2,45 milioni di veicoli. Se si osservano anche i dati dei primi sette mesi dell'anno sulle immatricolazioni dei Paesi Ue, è la capofila tra i quattro major markets. Quest'anno, il Paese iberico è stato il primo mercato per crescita delle immatricolazioni totali da gennaio a luglio 2024, con un +5,6% seguito dal +5,2% dell'Italia, dal +4,3% della Germania e dal +2,2% della Francia. In particolare, si tratta di un mercato in cui dominano le full hybrid (Hev), che da gennaio a luglio hanno registrato un balzo del 26,7%, mentre le Bev (100% elettriche) sono in crescita del 6,1%, le vendite di ibride plug-in sono in calo del 4,5% e le iscrizioni di auto a benzina sono diminuite del 2,3%.
Ribera assumerà così una delle responsabilità più delicate della politica comunitaria e sarà il "socialista con più potere nel cuore dell'Ue", secondo la stampa spagnola. Negli ambienti politici spagnoli è nota per essere una forte sostenitrice della transizione e una convinta scettica del nucleare e per aver definito "un errore" la decisione dell'Unione europea di considerare l'energia atomica come un investimento sostenibile.
vsi
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1716:06 set 2024