06:30 | 21 Jan 2025

LE CINQUE COSE DA SAPERE SUI MERCATI OGGI

ROMA (MF-NW)--Accordo fatto tra Generali e Natixis: nascerà un colosso dell'asset management con 1.900 miliardi di asset in gestione. Da Davos il ceo di Unicredit difende l'operazione Commerzbank, ma si dice pronto a ritirarsi se non ci saranno le giuste condizioni per proseguire. In Europa si registrano i primi effetti delle politiche di Trump sull'energia: da un lato Prysmian annuncia l'abbandono del progetto per un impianto negli Stati Uniti per la realizzazione di cavi per i parchi eolici offshore, ribadendo tuttavia l'interesse a quotarsi a Wall Street, dall'altro la danese Orsted crolla in Borsa, dopo una maxi svalutazione legata ai crescenti costi dei propri impianti negli Stati Uniti.

1. GENERALI FIRMA INTESA CON NATIXIS, NASCE COLOSSO ASSET MANAGEMENT

Generali e Bpce danno vita al maggior asset manager in Europa per ricavi e uno dei principali operatori a livello mondiale, con 1.900 miliardi di asset in gestione e 4,1 miliardi di euro di ricavi. La compagnia triestina e il gruppo francese hanno infatti firmato un Memorandum of Understanding non vincolante per la creazione di una jv tra le rispettive società di asset management, Generali Investments Holding e Natixis Investment Managers, creando un campione che si posiziona al nono posto a livello mondiale per masse gestite e al primo nella gestione di asset per la clientela assicurativa.

2. UNICREDIT PRONTA A RITIRARSI DA COMMERZBANK SE NON CI SARANNO GIUSTE CONDIZIONI

Il ceo di Unicredit Andrea Orcel difende la scelta di scalare Commerzbank ma pone dei paletti: solo a certe condizioni il deal potrà andare avanti. "Credo che l'operazione Commerzbank sia eccellente per la Germania, per entrambe le banche perché sono complementari, per gli azionisti ma anche per i clienti", ha dichiarato da Davos, precisando tuttavia che le M&A "aggiungono valore se vengono effettuate alle giuste condizioni, al momento giusto e nel modo giusto. Altrimenti meglio stare alla larga".

3. SFUMA IMPIANTO IN USA PER PRYSMIAN, MA WALL STREET RESTA SUL TAVOLO

Prysmian abbandonerà il progetto di costruire un impianto negli Stati Uniti per la realizzazione di cavi per i parchi eolici offshore. Lo ha comunicato la società dopo che ieri il presidente americano Donald Trump ha sospeso i nuovi leasing federali per l'eolico offshore. Resta però sul tavolo la quotazione della società a Wall Street resta però sul tavolo: "Abbiamo tutti i requisiti per una quotazione negli Stati Uniti se decidiamo di procedere", viene riferito da una fonte vicina alla società, "i fondamentali sono gli stessi, nulla è cambiato".

4. ORSTED KO A COPENAGHEN, PESANO MAXI SVALUTAZIONI E MISURE TRUMP

L'effetto Trump si abbatte anche su Orsted. Il colosso dell'eolico offshore danese crolla di oltre il 10,5% a Copenaghen dopo che la società ha annunciato una maxi svalutazione di 12,1 miliardi di corone (1,7 mld usd) legata ai crescenti costi dei propri impianti negli Stati Uniti. In particolare, la società ha attribuito gli oneri a un aumento dei tassi d'interesse negli Usa, alla flessione del valore dei contratti di leasing dei fondali marini nelle coste del New Jersey, del Maryland e del Delaware e delle sfide relative al progetto di Sunrise Wind dovute a problemi nella catena delle forniture e nella costruzione.

5. STELLANTIS SUPERATA DA RENAULT A DICEMBRE IN EUROPA

Le vendite di nuove auto in Europa sono aumentate dello 0,9% nell'intero 2024, trainate da una crescita a doppia cifra nelle immatricolazioni di auto ibride, che hanno superato le vendite di auto a benzina per il quarto mese consecutivo a dicembre. Lo dicono i dati pubblicati dall'Acea. Numeri che, però, certificano anche uno storico sorpasso: a dicembre 2024 la quota di mercato di Renault nell'intero continente ha superato quella di Stellantis per la prima volta da quando il gruppo franco-italiano è nato, nel gennaio 2021. A dicembre Stellantis ha immatricolato 111.482 veicoli (-7,3%).

E per domani occhio a...Snam che a Milano presenterà il Piano Strategico 2025-2029. A Roma alle 10h00 si riunisce il comitato esecutivo dell'Abi. Continua a Davos la riunione annuale del World Economic Forum: attesi tra gli altri gli interventi del commissario europeo per l'Economia Valdis Dombrovskis e del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.

liv

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2118:30 gen 2025