12:41 | 25 Mar 2025

FOCUS: Cina, il freno dei dazi e la corsa dell’azionario (Nuveen)

MILANO (MW-NW)--L'economia statunitense sta rallentando sotto il peso della prolungata incertezza sulla politica tariffaria, mentre le prospettive per l'Europa sono in miglioramento grazie alla spinta fiscale. Nonostante la possibile escalation dei dazi statunitensi, la Cina sta mostrando segnali di stabilizzazione, attirando l'interesse degli investitori. In aggiunta, da inizio anno i titoli delle aziende cinesi stanno crescendo grazie a un robusto rally azionario, tuttavia, i rischi legati ai dazi Usa impongono un approccio più selettivo agli investimenti, afferma Laura Cooper, head of macro credit e global investment strategist di Nuveen.

I DAZI METTONO UN FRENO AI SEGNALI DI RIPRESA DELLA CRESCITA

"L'economia cinese ha mostrato timidi segnali di ripresa, sostenuti dall'allentamento fiscale e monetario iniziato alla fine del 2024. Anche così, il contesto strutturale rimane complesso a causa di un eccesso di capacità industriale, di un deterioramento della fiducia e di tendenze demografiche in peggioramento. In particolare, il forte aumento delle tensioni commerciali minacciano ulteriormente il principale motore della crescita, le esportazioni industriali", spiega Cooper.

"Le autorità politiche cinesi hanno ampiamente soddisfatto le aspettative del mercato, annunciando un obiettivo di crescita per il 2025 molto ambizioso, intorno al 5%. È importante sottolineare che l'annuncio è stato accompagnato da una serie di misure di stimoli fiscali che, a nostro avviso, dovrebbero fornire un impulso fiscale di 1,5-2 punti percentuali all'economia cinese. Tuttavia, i venti contrari strutturali che pesano sulla spesa dei consumatori continueranno probabilmente a rappresentare un ostacolo persistente. Nonostante questi stimoli, la revisione al ribasso delle nostre stime di crescita per il 2025, dal 4,25% al 4%, tiene conto dei rischi legati all'impatto dei dazi statunitensi", prosegue l'analista.

L'amministrazione Trump ha applicato dazi del 20% sui prodotti cinesi, sulla base del flusso di fentanil, e per il 2 aprile si prevedono annunci per tassi ancora più elevati. Sebbene vi sia margine per i negoziati, l'incertezza legata alla rapidità e all'intensità della politica tariffaria di Trump rischia di influenzare il sentiment degli investitori.

LA NECESSITÀ DI UN APPROCCIO SELETTIVO

Tuttavia, c'è spazio per un miglioramento della crescita economica cinese. Le autorità politiche si stanno riservando margine per rispondere a qualsiasi brusco deterioramento del contesto macroeconomico. Inoltre, i timidi segnali di stabilizzazione del mercato immobiliare stanno aiutando, mentre l'ascesa di DeepSeek e le sue implicazioni positive per l'intelligenza artificiale hanno portato un rally del mercato azionario.

"Nel medio termine, va osservato che la Cina ha continuato a diversificare efficacemente i suoi mercati di esportazione. Se la frattura transatlantica dovesse diventare più strutturale e permanente, una maggior cooperazione economica potrebbe portare a una più stretta integrazione con un'Europa concentrata sul riarmo, sulla ricostruzione delle infrastrutture e sulla transizione energetica", aggiunge Cooper.

"Nonostante le difficoltà rappresentate dai dazi, è possibile un ulteriore rialzo delle azioni cinesi grazie alle misure di stimolo e alle prospettive di accordi commerciali ad ampio raggio. La Cina potrebbe anche prosperare in un contesto in cui è improbabile che vengano aumentati i dazi su alcuni settori. Infine, il mondo è senza dubbio diventato più resistente ai vacillamenti della domanda cinese rispetto a dieci anni fa. Tuttavia, nonostante l'attenzione delle autorità politiche nel ridurre le vulnerabilità della Cina, migliorandone le capacità produttive, esse sono forse ancora più legate alla domanda globale, il che giustifica un approccio selettivo agli investimenti", conclude l'analista.

lvi


MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)

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