(ClassCnbc News) (CLASS NEWS) La stimolazione magnetica transcranica – terapia basata su impulsi elettrici impercettibili per il paziente, opportunamente focalizzati su una precisa area del cervello – è in grado di dimezzare la progressione dell’Alzheimer dopo 52 settimane di trattamento, con miglioramenti evidenti sulle funzioni cognitive, l’autonomia della vita quotidiana e i disturbi comportamentali. È il risultato dello studio pubblicato sulla rivista Alzheimer’s Research & Therapy dall’equipe di ricerca del Professor Giacomo Koch del Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione dell’Università di Ferrara, vice direttore scientifico dell’Ospedale di neuroriabilitazione Fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma.