ROMA (MF-NW)--Sono trascorsi due giorni dalla morte di Papa Francesco, annunciata ufficialmente lunedì 21 aprile 2025, che già il mondo intero e soprattutto i bookmaker hanno rivolto lo sguardo al futuro della Chiesa: chi sarà il prossimo Papa? Se in Italia è vietato scommettere su chi guiderà la Chiesa cattolica, nei Paesi anglosassoni, Regno Unito in testa, il toto-Papa è ormai una tradizione consolidata, con quote già attive subito dopo l’annuncio della scomparsa del Pontefice.
I principali bookmaker britannici, come William Hill, hanno aperto le quote già nella mattina del 21 aprile. Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano uscente, è il nome in cima alle lavagne: la sua esperienza diplomatica e il profilo moderato lo rendono, secondo gli analisti, il candidato naturale alla successione. Le sue quote oscillano tra 2.50 e 4.00, con probabilità di elezione stimate fino al 33%.
Subito dietro c’è il cardinale filippino Luis Antonio Tagle, nome forte dell’ala progressista della Chiesa e volto noto anche fuori dal mondo cattolico. La sua elezione rappresenterebbe uno spartiacque storico: sarebbe il primo Papa asiatico dell’epoca moderna. I bookmaker lo danno al 24%, con quote comprese tra 2.75 e 4.50.
Altri nomi gettonati sono quelli del cardinale italiano Matteo Zuppi (7.00–9.00), vicino alla sensibilità pastorale di Papa Francesco, e del ghanese Peter Turkson (7.50–10.00), volto della crescente influenza africana nella Chiesa.
Secondo gli analisti di Polymarket e altri portali internazionali, il prossimo Conclave - previsto tra il 5 e il 10 maggio - sarà tra i più imprevedibili della storia. I cardinali elettori sono 138, con 110 scelti direttamente da Bergoglio, ma non è detto che il suo successore seguirà esattamente la stessa linea pastorale.
Se in Inghilterra si può puntare su chi sarà il prossimo Pontefice, in Italia ciò non è possibile. La normativa è chiara: il decreto ministeriale 111 del 2006 e il successivo decreto dignità del 2018 vietano le scommesse su eventi religiosi. La legge prevede che solo eventi autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) possano essere oggetto di scommessa, e l’elezione papale, per motivi culturali e morali, non rientra tra questi.
Inoltre, è vietata anche la pubblicità legata al gioco su eventi sensibili, un ulteriore ostacolo che riflette il diverso approccio italiano alla materia.
Oltre ai quattro favoriti principali, i bookmaker tengono d’occhio anche una serie di outsider come Péter Erdo (9%), Pierbattista Pizzaballa (6%), Robert Sarah (3%) e Jean-Marc Aveline (2%).
Con 65 Paesi rappresentati e una distribuzione geografica mai così ampia, il prossimo Papa potrebbe davvero venire da qualunque parte del mondo. E anche se in Italia non si può giocare sul nome del futuro Pontefice, l’interesse resta alto.
red
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2316:33 apr 2025