07:27 | 22 lug 2024

FOCUS: perché Kamala Harris apre uno spiraglio per la vittoria democratica (milanofinanza.it)

di Andrea Fiano

NEW YORK (MF-NW)--Kamala Harris guida da ieri sera, domenica 21 luglio, la corsa dei democratici alla Casa Bianca. L’annuncio dell'uscita di scena del presidente Joe Biden non è certo giunto a sorpresa. Da settimane crescevano le pressioni dei senatori e congressman democratici perché rinunciasse alla corsa per la Casa Bianca. E anche nel team rivale di Donald Trump e JD Vance da giorni si facevano calcoli sul dopo-Biden e critiche, non certo velate, a Kamala Harris e alle sue posizioni.

Da domenica la corsa alla Casa Bianca è nei fatti più incerta di quanto lo fosse fino a che Biden insisteva nel proseguire la sua corsa elettorale. Non a caso - ed è un elemento centrale per capire gli scenari futuri - le pressioni per il ritiro di Biden segnalavano non solo che i sondaggi lo vedevano netto perdente contro Trump ma anche che nelle singole competizioni elettorali per Camera e Senato molti democratici rischiavano di non venire riconfermati.

Ora, di fatto, i democratici offrono a se stessi e al loro elettorato una chance in più per vincere a novembre.

Nei giorni scorsi, dopo il ferimento di Trump e prima del drammatico annuncio di Biden, Solita Marcelli, chief investment officer per Ubs Global Wealth Management nelle Americhe, ha lanciato le seguenti previsioni sulle elezioni americane: 45% di probabilità di una vittoria repubblicana sia per la Casa Bianca sia per la maggioranza dei due rami del parlamento; 30% per una vittoria democratica alla Casa Bianca e una maggioranza divisa fra Camera e Senato; 15% per una vittoria di Trump per la presidenza con camere divise; 10% a una vittoria democratica per presidenza e maggioranza nei due parlamenti.

E ora? Cambia qualcosa nelle previsioni? È presto per dirlo, ma certo lo scenario di una vittoria repubblicana su tutti i fronti elettorali sembra meno certo di due giorni fa. A Kamala Harris serve il sostegno immediato di icone del partito come Barak Obama e dell’ex presidente della Camera Nanci Pelosi, ma è probabile che ora i democratici si uniscano attorno alla nuova candidata.

Giunto di domenica l’annuncio di Biden, che dopo aver comunicato la sua decisione ha aggiunto l’endorsement della sua vice Kamala Harris, ha raccolto reazioni nel mondo politico ma non in quello economico.

E i mercati finanziari? A caldo si può dire che l’annuncio aggiunge incertezza sui listini, ma l’effetto non dovrebbe essere di lunga durata. Tanto più che nei programmi elettorali dei democratici non cambia nulla, ma cambiano i volti (e il vigore) di chi gestirà la campagna in prima persona. L’incertezza riguarda semmai chi Harris (se davvero sarà lei a entrare in gara) sceglierà come suo vice nel ticket presidenziale e quanto in fretta verrà presa una decisione.

A rigor di logica Harris sceglierà qualcuno che porta in dote voti pesanti in uno degli Stati dove repubblicani e democratici sono testa a testa nei sondaggi per il voto delle presidenziali. Ovvero Stati come Michigan, Pennsylvania, Wisconsin e Ohio (dove però la candidatura Vance dovrebbe risultare vincente per i repubblicani).

La previsione più diffusa è che a fianco della vicepresidente in carica ci sarà quindi un governatore in carica. Difficile venga scelta la governatrice del Michigan, perché un ticket presidenziale di sole donne non ha precedenti e rischia di non venire ben visto dall’elettorato moderato. La lista di nomi è quindi contenuta, ma ovviamente potrebbero venire delle sorprese.

Certo i tempi stringono: l’elettorato deve conoscere i candidati democratici e questi devono fare campagna elettorale. Con l’aggiunta che la scelta di Biden di restare presidente fino al termine del suo mandato permetterà a Harris di dedicarsi sostanzialmente a tempo pieno alla corsa per la Casa Bianca. Soprattutto in vista della Convention democratica del mese prossimo. Per Trump e i repubblicani, invece, l’uscita di scena di Biden non è certo un vantaggio vista la sua debolezza nel confronto diretto e nei sondaggi.

Se negli uffici di mezza America si scommetteva fino a venerdi dei tempi e termini del ritiro di Biden dalla corsa elettorale, da domani forse si tornerà a parlare di programmi e candidati. E senatori e congressman democratici smetteranno di consigliare a Biden di ritirarsi o di tifare per lui, in una logorante saga che è partita all’indomani del disastroso dibattito elettorale fra il presidente in carica e Donald Trump. Ora, dicono i democratici, tutti con Kamala. Vedremo se i sondaggi – e soprattutto gli americani – premieranno questa drammatica scelta.

MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)

2207:27 lug 2024