MILANO (MF-NW)--Il nuovo sondaggio di FiveThirtyEight stima che Kamala Harris abbia il 56% di probabilità di vincere. "Tuttavia, non si possono ignorare una serie di incognite: anzitutto, le elezioni coinvolgeranno entrambe le Camere del Congresso, ma non in ogni Stato; inoltre, i democratici hanno una maggioranza molto esigua al Senato e questo aumenterebbe la complessità dello scenario, con possibili ripercussioni sul fronte dei mercati", afferma Richard Flax, Cio di Moneyfarm.
Storicamente, come osservano diversi analisti, l'azionario statunitense tende a performare meglio quando le votazioni confermano il partito già in carica. In ogni caso, al di là di una certa volatilità nel breve periodo, quello che conta di più nel lungo termine è "la salute complessiva dell'economia, in particolare il contesto macroeconomico e i livelli di inflazione", spiega l'esperto.
I due candidati alla presidenza hanno posizioni opposte e inconciliabili su diversi temi di politica economica, spiega Flax. Se Harris ha parlato di aumentare l'imposta sugli utili delle imprese, Trump ha promesso di ridurla, "mossa che sarebbe ben accolta dal mercato", dal momento che aliquote più basse sui profitti dovrebbero teoricamente tradursi in maggiori guadagni per gli investitori. "Il rally azionario seguito alla vittoria di Trump nel 2016 è stato in parte determinato proprio dalle attese sui tagli alle imposte sui profitti aziendali", afferma Flax.
Sul fronte della politica commerciale, Trump si è già detto favorevole all'aumento aggressivo dei dazi sui beni stranieri. È facile prevedere come questa linea possa portare ad un'impennata dei prezzi e a un rallentamento della crescita, risultando sgradita agli investitori. Ciononostante, precisa l'esperto, va ricordato che gli Stati Uniti sono un'economia tendenzialmente più chiusa rispetto all'Eurozona e proprio per questo potrebbero essere in grado di resistere meglio all'innalzamento delle barriere commerciali. In una logica di portafoglio, la politica commerciale repubblicana potrebbe tradursi in una sovraesposizione agli asset finanziari statunitensi secondo le analisi di Moneyfarm.
Sullo sfondo del dibattito tra i due candidati alla presidenza, restano le preoccupazioni sulla situazione fiscale degli Stati Uniti, "che non è positiva e non è attesa migliorare significativamente all'indomani delle elezioni", afferma Flax. Repubblicani e democratici potrebbero affrontare la questione in modi diversi: i primi con tagli alle tasse e alla spesa pubblica, i secondi con una nuova stretta fiscale e meccanismi di redistribuzione della ricchezza; ma il deficit potrebbe aumentare ulteriormente, intaccando la fiducia dei mercati finanziari.
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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
1710:23 set 2024