11:22 | 17 set 2024

FOCUS: continua la corsa dell'oro, mentre argento rimane più volatile (Ubp)

MILANO (MF-NW)--Nel mese di agosto, l'oro è salito dai livelli di circa 2.400 dollari per oncia di inizio mese, a nuovi massimi storici di circa 2.531 dollari per oncia. Il rialzo ha rispecchiato l'ampio calo dei rendimenti statunitensi che è seguito a dati sul mercato del lavoro Usa di luglio peggiori del previsto.

Per il mese di settembre, gli analisti di Ubp prevedono che l'oro vedrà un consolidamento. "Il metallo giallo, infatti, si è mosso in modo significativo in un breve lasso di tempo e, dato che i mercati stanno prezzando un considerevole ciclo di tagli dei tassi da parte della Fed, pensiamo che una buona parte dei guadagni dell'oro per l'anno sia già inclusi nel prezzo", afferma Peter Kinsella, global head of forex strategy di Union Bancaire Privée. Il contesto più ampio è interessante in quanto stiamo assistendo alla riduzione dei tassi da parte di diverse banche centrali, ciò implica che il contesto fondamentale per l'oro rimane favorevole e di conseguenza Ubp non vede rischi significativi di ribasso per il metallo giallo.

"Abbiamo rivisto al rialzo le nostre previsioni sull'oro, per tenere conto del più ampio cambiamento nelle politiche monetarie globali e per cogliere l'impatto della nostra previsione di indebolimento del dollaro Usa", afferma Kinsella. L'oro tende a muoversi in anticipo rispetto alle previsioni di calo dei tassi d'interesse reali, mentre tende a salire in coincidenza con il deprezzamento dell'Usd. "I nostri modelli mostrano che un calo dell'1% dell'US Dollar Index è compatibile con un aumento dei prezzi dell'oro di circa 8 dollari per oncia, il che significa che l'oro può salire ulteriormente a fronte di un indebolimento del biglietto verde", spiega l'analista.

Per quanto riguarda l'argento, ad agosto è passato dai minimi di circa 26,50 dollari ai massimi di circa 30 dollari l'oncia. Il ritorno a livelli vicino ai 30 dollari per oncia è conseguenza della generale ripresa degli asset rischiosi. Il risultato di questi movimenti è che il profilo di volatilità dell'argento è aumentato. Le volatilità implicite a tre mesi sono salite a livelli di circa il 30%, "un livello elevato sia in termini assoluti che relativi".

"Per il mese di settembre non prevediamo rialzi significativi dell'argento. L'oro sembra destinato a un periodo di consolidamento, il che significa che è improbabile che si manifestino rialzi eccessivi per l'argento. A nostro avviso sembra essere scambiato a livelli troppo bassi rispetto ai rapporti storici tra oro e argento", conclude Kinsella.

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(finìe)

MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)

1711:22 set 2024