11:31 | 17 ott 2024

FOCUS: piano di salvataggio cinese, tra sfide e opportunità (Lfde)

MILANO (MF-NW)--La Cina, la cui riapertura economica dopo il Covid ha generato una crescita debole, una crisi immobiliare profonda e un calo della fiducia dei consumatori, si stava impantanando in un marasma economico e borsistico quando, all'improvviso, a fine settmbre le autorità hanno annunciato una raffica di misure a sostegno dell'economia. "Le quali a loro volta hanno infiammato i mercati azionari locali, apprezzatisi di quasi il 25% in una settimana, sostenendo le strategie azionarie cinesi, che si sono riattizzate dall'oggi al domani. La fiamma si è propagata fino ai mercati occidentali, dove hanno fatto scintille anche alcuni titoli legati all'economia cinese", afferma Alexis Bienvenu, gestore, La Financière de l'Échiquier.

Il piano attuale non è soltanto monetario, questo comprende in totale cinque capitoli, i cui elementi si rafforzano vicendevolmente: monetario, bancario, immobiliare, di bilancio e finanziario. "Inoltre, il piano di salvataggio attuale fa mostra di una maggiore maturità rispetto ai precedenti, soprattutto se confrontato con il gigantesco programma del novembre 2008, incentrato principalmente sulla costruzione di infrastrutture", spiega Bienvenu. L'inflazione che ne era seguita, e la bolla immobiliare che in essa aveva trovato un catalizzatore, avevano causato una serie di squilibri, alcuni dei quali, in particolare gli eccessi immobiliari, sono proprio all'origine delle attuali difficoltà.

Questa svolta così significativa per la Cina è stata stimolata anche dall'aiuto involontario dei suoi concorrenti. In particolare, gli Stati Uniti, che le hanno permesso due cose. In primo luogo, scatenando una guerra tariffaria sotto la presidenza Trump, hanno imposto alla Cina una revisione delle sue priorità economiche: il blocco parziale delle esportazioni e di alcune importazioni strategich, ha fatto sì che la Cina non potesse più puntare sullo sviluppo delle esportazioni per generare ricchezza. È diventato quindi ancora più urgente rilanciare i consumi interni, un aspetto che il nuovo piano affronta di petto. In secondo luogo, gli annunci di allentamento monetario fatti dalla Fed il 18 settembre scorso hanno permesso alla Cina di tagliare i tassi di riferimento senza rischiare di indebolire eccessivamente la sua moneta rispetto al dollaro, il quale a termine non dovrebbe più beneficiare del sostegno rappresentato dai tassi statunitensi elevati. Non è certo un caso che gli annunci cinesi siano stati fatti alcuni giorni dopo quello della Fed e non prima.

Osservatrice paziente delle mutazioni occidentali, la Cina non poteva che trarre lezioni dalle vicissitudini economiche dei suoi clienti-competitori. Per questo motivo fornirà in cambio un involontario aiuto a una parte dell'economia occidentale, soprattutto europea, che dipende dal suo buono stato di salute. "Affinché il Paese possa essere ancora un passo avanti rispetto alle altre nazioni, malgrado la concorrenza dell'India e l'appetito degli Stati Uniti, devono essere varate riforme tempestive, in particolare per far fronte al calo demografico", conclude l'esperto.

stu


MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)

1711:31 ott 2024