10:49 | 04 dic 2024

FOCUS: Pmi terziario in calo, Eurozona in stagflazione (Hcob)

MILANO (MF-NW)--L'economia dell'Eurozona ha registrato a novembre la più rapida diminuzione da gennaio a causa del calo della produzione terziaria. E' quanto emerge gli ultimi dati dell'indagine Hcob Pmi. I nuovi ordini del settore privato sono calati per il sesto mese consecutivo e al tasso più rapido dall'inizio di quest'anno.

L'indice Hcob Pmi della Produzione Composita dell'Eurozona si è attestato a 48,3 punti, mentre aveva segnalato una lieve ripresa a ottobre a 50. In particolare, si è registrata una forte riduzione delle vendite ai clienti esteri. Anche l'occupazione ha registrato di nuovo un calo, mentre la fiducia è crollata ai minimi in un anno. Allo stesso tempo, i tassi di inflazione dei prezzi di acquisto e di vendita sono saliti ai massimi in tre mesi.

Per la prima volta da gennaio, l'indice Hcob Pmi dell'Attività Terziaria dell'Eurozona di novembre si è posizionato a 49,5 punti, al di sotto della soglia di non cambiamento di 50, in calo dai 51,6 di ottobre. L'indice ha segnalato il primo calo dell'attività terziaria in dieci mesi. La domanda di servizi registrata a novembre si è indebolita per il terzo mese consecutivo.

Cyrus de la Rubia, chief economist presso la Hamburg Commercial Bank (Hcob) definisce l'attuale situazione dell'Eurozona come un quadro di stagflazione. "A novembre, l'economia ha iniziato a contrarsi mentre gli indicatori Pmi dei prezzi sono saliti per il secondo mese consecutivo. L'inflazione è principalmente alimentata dal terziario, ma con l'indebolimento dell'euro, c'è il rischio che anche i prezzi di importazione inizino a salire nei mesi a venire", dichiara de la Rubia commentando i dati Hcob.

L'analista sottolinea la difficile situazione della Banca Centrale Europea che vede da un lato un'economia sofferente che necessita supporto monetario e dall'altra un livello di inflazione che si mantiene alto, e prevede che settimana prossima "la Bce potrebbe evitare un aggressivo taglio dei tassi e considerare invece una attenta riduzione di 25 punti base".

"Per la prima volta da gennaio, il settore dei servizi, che finora ha sostenuto l'economia complessiva, sta iniziando a contrarsi. Questa è una cattiva notizia per le prospettive totali di crescita, soprattutto perché l'indebolimento si è registrato nelle tre economie principali". L'esperto spiega che questo declino potrebbe essere dovuto all'incertezza dei consumatori, causata dall'instabilità politica in Germania e Francia e dalla minaccia di guerre commerciali del presidente eletto Usa Donald Trump. Per quanto riguarda il Pil, de la Rubia si aspetta una stagnazione nell'ultimo trimestre dell'anno.

esa


MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)

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