02:26 | 04 dic 2024

FOCUS: tutte le promesse e i rischi per il credito nel 2025 (S&P)

MILANO (MF-NW)--Guardando al 2025, S&P Global Rating vede un anno di promesse e di rischi. Il calo dei tassi di interesse e l'atterraggio morbido in molte delle principali economie possono mantenere la promessa di condizioni di credito più favorevoli. D'altro canto, l'intensificarsi delle tensioni geopolitiche e commerciali accresce il pericolo esistente in un contesto già piuttosto complesso.

L'aggravarsi delle fratture geopolitiche rappresenta il rischio maggiore per il miglioramento del panorama creditizio, puntualizzano gli analisti. Il conflitto tra Russia e Ucraina si sta avvicinando alla fine del suo terzo anno e quello in Medio Oriente, insieme alla polarizzazione interna in alcuni mercati, potrebbe interrompere i flussi commerciali e d'investimento, agitare i mercati finanziari e costringere i Governi ad aumentare le spese per la difesa in un contesto di bilanci già in tensione.

Allo stesso tempo, l'allentamento della politica monetaria avverrà a un ritmo incerto e non sincronizzato nelle diverse regioni, con un calo quasi sicuramente più lento dei rialzi. Se le Banche centrali saranno costrette a diminuire i tagli ai tassi d'interesse, i costi del servizio del debito e del rifinanziamento potrebbero rimanere onerosi per tutti gli emittenti di debito ed esistenziali per quelli che si trovano nella posizione più bassa della scala di rating.

Le società hanno compiuto buoni progressi nell'estendere le scadenze, il che ha alleggerito la pressione sulla liquidità a breve termine di molti debitori con rating più basso, facendo guadagnare loro tempo in caso di volatilità del mercato e/o di maggiore avversione al rischio da parte degli investitori.

S&P prevede un calo delle insolvenze, anche se a un ritmo più lento rispetto al loro aumento. I debitori con i rating più bassi continuano a subire le tensioni dei costi di finanziamento ancora elevati, gli effetti persistenti dell'aumento permanente dei prezzi sul potere d'acquisto dei consumatori e il crescente protezionismo che peserà sul commercio globale.

Qualsiasi miglioramento delle condizioni del credito globale seguirà un percorso ristretto e costellato di rischi sovrapposti. Il rallentamento dell'attività economica, la prospettiva di una ripresa dell'inflazione e la polarizzazione politica potrebbero portare a una sostenuta volatilità dei mercati.

alb

alberto.chimenti@mfnewswires.it


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0414:26 dic 2024