MILANO (MF-NW)--"Sebbene le sfide che l'Europa deve affrontare siano tutt'altro che risolte, i mercati azionari della regione appaiono oggi molto diversi rispetto a un decennio fa e gli investitori Usa si stanno accorgendo del divario di valutazione", ha dichiarato Nick Wilcox, managing director, discretionary equities di Man Group.
L'indice Stoxx 600 europeo ha toccato un massimo storico a metà gennaio e ha sovraperformato l'S&P 500 nel passaggio al nuovo anno, dopo che il 2024 ha visto una delle perfomance annuali peggiori dell'azionario europeo rispetto alla controparte americana. In questo scenario, Wilcox si chiede se le azioni europee siano tornate in auge o se si trattai "dell'ennesima falsa ripartenza".
Secondo l'analista, gli ultimi anni di eccezionalismo Usa sono stati del tutto giustificati dalla sproporzionata creazione di valore dell'azionario statunitense. Tuttavia, questo è avvenuto al costo di un aumento delle valutazioni e di una significativa divaricazione rispetto ad altre regioni del mondo, in particolare con l'Europa. "Lo sconto sulle valutazioni europee riflette anni di sottoperformance in cui gli investitori hanno cercato la crescita altrove", spiega l'esperto. La Regione presentava un quadro non attraente, con crescita economica debole, incertezza politica e una base manifatturiera lenta nell'adattamento all'era digitale. Tuttavia, le valutazioni depresse iniziano ad attirare l'attenzione degli operatori, offrendo loro la possibilità di diversificare da esposizioni altamente concentrate.
Gli indici europei un tempo dominati da major petrolifere, società minerarie e manifatturiere ospitano oggi una nuova generazione di leader globali in settori come tecnologia, sanità e beni di lusso, che combinano un forte potere di determinazione dei prezzi, una leadership globale e, soprattutto, redditività. Nel 2024, molte di queste azione non hanno raggiunto gli obiettivi elevati del mercato, Lo scollamento tra l'andamento delle azioni e i fondamentali ha determinato valutazioni interessanti per grandi aziende. In generale, le revisioni delle stime di crescita degli utili si sono stabilizzate, uno sviluppo incoraggiante che è passato in gran parte inosservato.
Wilcoxn nota tre fattori che potrebbero favorire la ripresa delle azioni europee. Il primo è la stabilazzazione politica di Germania e Francia, dopo che la caduta dell'esecutivo tedesco ha aperto la porta a nuove politiche di bilancio e di spesa a seguito delle elezioni del mese prossimo, e che il nuovo governo parigino ha superato il primo voto di sfiducia e ha ricevuto il sostegno dell'Ue per ridurre il deficit in tempi più lunghi. Il secondo è l'ammorbidimento della Banca Centrale Europea a fronte di prospettive di crescita economica modeste, con l'ipotesi di ulteriori tagli dei tassi che ha trascinato l'euro al ribasso, in particolare rispetto al dollaro, offendo un significativo vantaggio alle aziende europee orientate all'export. Una eventuale ripresa dei consumi cinesi, infine, favorirebbe i leader europei dei settori tecnologico, dei beni di lusso e industriali, dopo che il rallentamento economico di Pechino ha pesato molto sull'Europa lo scorso anno.
esa
MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
1115:15 feb 2025