12:42 | 11 set 2025

FOCUS: le chiavi per l'autunno obbligazionario (Kairos Partners Sgr)

MILANO (MF-NW)--Il dato macro diffuso venerdì negli Stati Uniti ha segnalato un raffreddamento del mercato del lavoro. Un segnale che depoliticizza la decisione della Federal Reserve di procedere con un taglio dei tassi di 25 punti base, ormai ampiamente atteso.

"L'amministrazione Trump ha spinto a lungo per una politica monetaria più accomodante; ora, la Fed può agire guardando esclusivamente ai dati economici, senza il peso di pressioni politiche", afferma Rocco Bove, responsabile obbligazionario di Kairos Partners Sgr.

"L'economia americana resta solida e si conferma lo scenario cosiddetto 'Goldilocks', fatto di crescita moderata e inflazione sotto controllo. Il mercato però", puntualizza l'esperto, "sconta già più di un taglio entro fine anno. A nostro avviso è prematuro: sarà l'andamento dell'inflazione a determinare i prossimi passi".

"In Europa, al meeting dell'11 settembre non sono attese mosse sui tassi: l'istituto può permettersi di restare alla finestra, osservando l'evoluzione del contesto globale e il comportamento della Fed. Il differenziale dei tassi resta determinante anche per il cambio euro-dollaro, mentre l'incertezza politica francese e l'attesa per il piano di spesa fiscale annunciato dalla Germania aggiungono complessità al quadro europeo", prosegue l'analista.

"Sul fronte dei mercati obbligazionari", aggiunge Bove, "già da fine agosto sono arrivate numerose emissioni, in quello che probabilmente è stato uno dei periodi più intensi di sempre per il primario. Nonostante i volumi record, l'accoglienza degli investitori è stata positiva, segno di una forte liquidità globale alla ricerca di rendimento".

"Questo scenario, però, impone disciplina", puntualizza l'analista. "Gli spread restano interessanti, ma si muovono ormai nella parte più stretta del loro range storico. Per i gestori significa alzare l'asticella della qualità e della selettività. Se l'anno scorso partecipavamo a sette-otto emissioni su dieci, oggi la quota si è ridotta al 30-40%, a conferma della necessità di maggiore attenzione e diversificazione".

"In definitiva", conclude l'esperto, "il contesto resta favorevole: il carry continua a essere l'elemento centrale, con rendimenti assoluti interessanti soprattutto sul corporate europeo. Tuttavia, qualità, diversificazione e selettività restano i capisaldi per navigare un mercato obbligazionario che, tra politica monetaria, dinamiche geopolitiche e nuove emissioni, promette un autunno intenso e ricco di sfide".

ava


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