11:46 | 13 ott 2025

FOCUS: boom IA sta mascherando impatto dei dazi Usa (Oxford Economics)

MILANO (MF-NW)--Per Oxford Economics il boom dell'intelligenza artificiale stra mascherando il reale impatto dei dazi statunitensi.

"Per prima cosa, il pieno impatto dei dazi sui prezzi finali dei beni negli Usa deve ancora farsi sentire", afferma il direttore del Global Macro Ben May. "Man mano che questi effetti cresceranno, le importazioni statunitensi e il commercio globale diminuiranno. Inoltre, investimenti più deboli a livello globale a causa dei dazi più alti e dell’incertezza eserciteranno una forza negativa chiave sul commercio. Tuttavia, questo canale di trasmissione deve ancora manifestarsi pienamente, riflettendo i ritardi tra le decisioni di spesa in conto capitale e le spese effettive".

"In secondo luogo", prosegue l'esperto, "l’anticipazione degli ordini ha aggiunto rumore ai recenti dati commerciali. I dati di luglio e agosto sono stati volatili a causa del fatto che le aziende statunitensi hanno anticipato gli ordini prima che entrassero in vigore i dazi più elevati in agosto".

"In terzo luogo", conclude May, "il boom legato all’IA nella domanda statunitense di computer prodotti all’estero ha contribuito a compensare parte del rallentamento delle importazioni di altri beni. Sebbene questo abbia ridotto il calo delle importazioni statunitensi, l’aumento delle importazioni di computer non cambia drasticamente il quadro complessivo dipinto dai dati aggregati delle importazioni Usa. Tuttavia, il boom ha fornito un enorme impulso alle performance delle esportazioni di alcune economie, principalmente in Asia".

L'esperto ritiene che "il boom della spesa in conto capitale degli Usa per l’IA continuerà, ma i recenti tassi robusti di crescita non saranno mantenuti. Tuttavia, l’attuale aumento della spesa per la costruzione di data center suggerisce che l’incremento delle importazioni di computer negli Usa sarà sostenuto nei prossimi trimestri".

Nonostante questo impulso legato all’IA, Oxford Economics prevede comunque che il commercio mondiale di beni diminuirà nel quarto trimestre del 2025 e nei primi tre mesi del 2026 e registrerà solo una ripresa moderata nel resto del prossimo anno.

alb

alberto.chimenti@mfnewswires.it


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