06:27 | 13 ott 2025

SOTTO LA LENTE: il settore difesa pronto a passare alle costruzioni la leadership in Borsa

MILANO (MF-NW)--Con i conflitti in Ucraina e a Gaza i titoli europei del settore difesa sono stati protagonisti assoluti in Borsa negli ultimi mesi: Leonardo ha guadagnato il 103% da inizio anno, Fincantieri il 260%, Avio il 300%, la tedesca Rheinmetall il 200%, la britannica Bae Systems il 70%, la francese Thales l'80%.

Continueranno a correre dopo la pace in Palestina? Probabilmente a un ritmo più contenuto in considerazione del fatto che la politica del riarmo in Europa e nei Paesi Nato è tuttora in divenire e che una tregua a Kiev è ben lontana dall'essere raggiunta.

Chi prenderà il testimone da loro? Subito dopo l'annuncio dell'accordo di pace a Gaza, il settore del cemento e quello delle costruzioni sono andati subito in fibrillazione con rialzi a doppia cifra per i principali titoli nel giro di poche sedute.

Perché la Striscia andrà ricostruita, lo prevedono i corollari agli accordi di pace tra Israele e Hamas. Ci sono quasi 200 mila edifici da rifare, per quello che diventerà il più grande cantiere del Medio Oriente. L'Irdna - la valutazione congiunta di Onu-Ue-Banca Mondiale - a febbraio stimava il costo per rimettere in piedi la Striscia in 53,2 miliardi di dollari spalmati su dieci anni, di cui 20 miliardi nei primi tre. Ma il conto è inevitabilmente salito con i bombardamenti successivi e gli aggiornamenti della Banca Mondiale indicano ora in ben 80 miliardi di dollari i costi della ricostruzione, una cifra pari a quattro volte il pil combinato di Cisgiordania e Striscia di Gaza nel 2022.

Da qui il rally a piazza Affari di Cementir, Buzzi e Webuild tra i titoli più esposti in Italia. In particolare, secondo Banca Akros, Cementir "potrebbe beneficiare della fine dei conflitti in Ucraina, Siria e nella Striscia di Gaza" grazie alla forte presenza in Turchia che la colloca nella posizione ideale per servire i cantieri dell'area. Allargando il discorso ai listini europei, sono pronti a spartirsi la grande torta Saint-Gobain, Vicat, Holcim, Heidelberg Materials, Vinci e Bouygues. Ma, grazie al ruolo di peacekeeper di Donald Trump, saranno le aziende Usa a condurre le danze: Bechtel, Aecom, Fluor sono pronte per i primi progetti infrastrutturali, come reti idriche e sanitarie; Caterpillar, fornitore globale di macchinari pesanti, potrebbe essere coinvolta nella logistica e nella rimozione delle macerie.

FIL

MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)

1318:27 ott 2025