MILANO (MF-NW)--L'Intelligenza Artificiale generativa (GenAI) descrive ciò che vede ma non ciò che accade nella mente del consumatore. Tuttavia, attraverso ricerche quantitative estensive online è possibile raccogliere dati su campioni molto ampi che poi, grazie agli algoritmi predittivi, possono essere tradotti dall'AI in simulazioni al fine di prevedere le reazioni emotive e visive degli utenti senza la necessità di coinvolgerli fisicamente.
Queste le principali evidenze emerge da Next Intelligence, un workshop ideato da SenseCatch - società di ricerca e neuromarketing basata nell'Innovation Hub di Lomazzo - in collaborazione con Ainem (Associazione Italiana di Neuromarketing) e C.Next, sistema nazionale di poli d'innovazione che sviluppa progetti di trasferimento tecnologico per sostenere la transizione e lo sviluppo delle imprese.
"Attraverso l'organizzazione di questo evento abbiamo voluto stimolare un confronto franco e costruttivo su una materia così dirompente come il rapporto tra neuroscienze e AI generativa applicate al marketing", spiega l'ad di C.Next, Stefano Soliano. "Un ruolo fondamentale in questo senso è svolto dal Next Marketing Lab di C.Next, il luogo dove le imprese possono approfondire questi temi, conoscere le tecnologie e farne esperienza pratica per metterne a fuoco le possibili applicazioni alla propria realtà specifica. La conoscenza e l'esperienza diretta sono il primo passo necessario per lo sviluppo dell'innovazione in azienda e anche per superare molti equivoci che la velocità dello sviluppo delle tecnologie può generare".
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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)
1720:05 nov 2025