MILANO (MF-NW)--Il cambio tra il dollaro e lo yen ha superato brevemente quota 160 durante la seduta asiatica, raggiungendo quota 160,03, sui massimi dall'aprile 1990, per poi tornare sui suoi passi. Ora il cross è a 156,558 in una seduta di scarsi volumi vista anche la chiusura dell'azionario giapponese per festività.
Per la Commonwealth Bank of Australia "la volatilità odierna dello yen potrebbe riflettere la fragilità dei mercati in un contesto di scarsa liquidità. È improbabile che oggi riceveremo commenti dai funzionari nipponici perché il Giappone è in vacanza".
ANCORA NESSUN INTERVENTO UFFICIALE DA AUTORITA' GIAPPONESI
Le autorità giapponesi hanno ripetutamente messo in guardia dai movimenti "eccessivi" dello yen, ma non hanno fatto alcun annuncio ufficiale sul rafforzamento della valuta.
Vincent Chung di T. Rowe Price osserva che i funzionari giapponesi sembrano più concentrati sulla volatilità della valuta, piuttosto che su livelli specifici. "L'attuale ritmo di deprezzamento è inferiore a quello del 2022, quindi la risposta di un eventuale intervento potrebbe essere meno intensa", puntualizza l'esperto, notando che il prezzo delle opzioni suggerisce che i mercati prevedono un intervento dopo la riunione della Banca centrale giapponese di maggio.
Anche Frederic Neumann, capo economista per l'Asia di Hsbc e co-responsabile della ricerca globale in Asia, ritiene che la cosa più importante sia monitorare l'indebolimento dello yen. Se lo yen dovesse subire un "costante deprezzamento", per l'esperto le autorità giapponesi potrebbero non opporre molta resistenza.
alb
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2907:56 apr 2024